Famiglia Reale Paternò Castello Guttadauro d'Ayerbe d'Aragona di Carcaci Principi d'Emmanuel


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Real Commissione Titoli di Nobiltà

Real Commissione Dei Titoli Di Nobiltà








Certifico io qui sottocritto qualmente avendo fatto perseguire i Registri che si conservono in questo Archivio della Real Commissione dei Titoli di Nobiltà e con particolarità quello intitolato "Registro delle Famiglie dei Cavalieri di Malta, detti di San Giovanni Melitinse, di Giustizia, in esso al foglio 2° si è reinvenuta la Eccellentissima Famiglia Paternò e la Consanguinea Paternò Castello, allibrata nel seguente modo : Famiglia illustre e di origini Regali di Sangue Aragonese già allibrata nello Cristianesimo Ordine di San Giovanni Jerosolimitano, detto di Malta, insino da prima del 1400, che allo priditto Ordine dettivi molti grandi Cavalieri et Priori er Balj di Giustizia et un Gran Ammiraglio.
Della Casa Eccellentissima priditta sui dallo 13 Maggio 1838, Don Giovanni Paternò e Castello de'Duchi di Carcaci del fu Duca Don Mario Paternò Castello di Carcaci e di Donna Maria San Martino de'Principi del Pardo sposo di Donna Lionora Guttadauro Principessa d'Emmanuel, certifico che risulta fra i novelli ascritti al foglio 40, n°. 46 del medesimo Registro ove si legge quanto segue : Famiglia Paternò Castello, Duchi di Carcaci : Giovanni dei Duchi di Carcaci del fu Duca Don Mario nominato con R. Decreto di S.M. il Re del medesimo anno, ascritto con deliberazione della Real Commissione dei titoli di Nobiltà dal 20 Aprile 1838, incarto n°. 1354 é stato riconosciuto Principe d'Emmanuel "juri maritali" con trasmissibilità di detto titolo per continuità ereditarieta di primogenitura masculina.
Esso è ancora stato riconosciuto detentore dello patrimonio araldico della sposa sua, estinguendosi cotal Famiglia con la priditta Donna Lionora prima ed unigenita dello ultimo Principe Guttadauro d'Emmanuel. In aggiunto di riscontra che lo medesimo fu in prosieguo riconoscimento per Sovrana volontà Reggente Gran Maestro dello Ordine Famigliare e Dinastico del Collare dei Paternò, dedicato alla Santa Vergine e Martire Catanese Agata, Ed in fede del vero si rilascia il presente Certificato a valere dove e ove egrivesserie a vimerceder legittimo del figlio del priditto menzionato Ecc.mo Don Giovanni Principino Mario Paternò Castello d'Emmanuel.
L'Ufficiale di 1° Classe col carico dell'Archivio della Real Commissione dei Titoli di Nobiltà
Napoli, 27 Giugno 1859 Rosso Moriscialo (f.to)58(b)

REAL COMMISSIONE DE'TITOLI DI NOBILTA'
A domanda dello Eccmo Sig. Don Mario Paternò Castello Guttadauro dei Duchi di Carcaci, Principino d'Emmanuel, ecc. di Don Giovanni, io qui sottoscritto avendo qualmente fatto persequire i Registri in questo Archivo della R. Commissione de'Titoli di Nobiltà e con particolarità quello intitolato "Registro delle Famiglie dei Cavalieri di Malta di Giustizia e di Divozione" in riferimento al foglio 2° nel quale è allibrata la Eccellentissima Famiglia Paternò e la consanguinea Paternò Castello e veduta la notazione di rimando al foglio 40, no. 46 del medissimo Registro che porta la deliberazione di questa Eccma e Esplendissima R.
Commissione delli 20 Aprile 1838 che in obbedienza a Reale volere, con processi verbali, documenti ed ordinanze, servati nell'incarto n° 1354, ascrisse a Don Giovanni Paternò Castello Sammartino de'Duchi di Carcaci col titolo di Principe d'Emmanuel "juri maritali", custode del patrimonio araldico della sposa sua Donna Lionora Guttadauro prima ed unigenita dello ultimo clarissimo Principe d'Emmanuel Don Enrico Guttadauro del Principe Luigi Maria, e puranco Reggente, per Reale volontà, dello Governo Maestrale dello Ordine Cavalleresco Famigliare e Dinastico del Collare de'Paternò, dedicato alla Santa Vergine e Martire Catanese Agata, con privilegio di liberamente dispotare nelli R. Dominj al di là de Faro a pari valore delli Ordini Regi e Regnicoli, del Romano S. Pontifice e di S. Giovanni Melitense ditto di Malta, Certifico Che la predetta Eccma ed Esplendissima R. Commissione di Titoli di Nobiltà in Plenaria Riunione nel di 28 Novembre 1859 di cuale allo incarto no. 2028 B. havvi a deliberare : "In obbedienza alla Stim.ma Ministeriale dello Eccmo Segretario dello Stato pell'Interno delli 12 volgente mese raccomandando a esprimere il parere da sommettere alla intelligenza e magnanimità di S.M. il Re Ns. S. (D.G.); omissis omissis omissis Esaminata la compiegata supplica delli 26 ottobre volg. 1859 di cui allo incarto no. 2 umiliata a S.M. il Re (D.G.) dalli Eccmi Sigg. Don Giovanni Paternò Castello Sammartino Principe di Emmanuel "juri maritali", Reggente Gran Maestro dello Ordine Famigliare e Dinastico del Collare de'Paternò, e Don Mario Paternò Castello Guttadauro de'Duchi di Carcaci, Principino di Emmanuel, patre e figlio, tendente ad ottenere giusto e favorevole voto deliberativo del Consiglio di famiglia dei Paternò sedutosi in Palermo addì 14 giugno 1853 in Atto notaro Accardi di quello Sicula Capitale il passaggio delli potere sul Governo dello Ordine Cavalleresco de'Paternò e tutti prerogative, onori, obblighi, pesi, privilegi e precedenze di Pretenza Reale in qualità di Capo designato, voluto e riconosciuto della 59 Casa Paternò e Paternò Castello, nonche il legittimo e legale possesso dello patrimonio Nobiliare della Principesca Casa delli Guttadauro per materna heredità succeduta dalla Eccma Donna Lionora Guttadauro ed Arezzo di Donnafugata, nata in Catania dal Principe Don Enrico il 29 ottobre 1819, sposa in Paternò Castello Giovanni il 28 maggio 1838 in Catania, deceduta nel 1854, in testa e persona allo Eccmo Don Mario predetto che già da tempo completata la età maggiore e ciò uniformente alla provvisorietà del carico rilasciato allo Suo genitore l'Eccmo Don Giovanni fino alla durata delle minore età del figlio, giusto savio Real disposto; Visto la compiegata vasta documentazione; Visti i Regi deliberati, servati in questo R. Archivio; Viste le leggi del Reame; Viste le leggi e li ordinamenti Nobiliari di concessione e di successione; Considerate le particolari prerogative della Eccma e Serenissima Casa Paternò e Paternò Castello un tutti l'epochi onorata consanguinea de'Re della prorata origine Sua delli Reali d'Aragona; Sentita la ampia e dotta prolusione dell'Illmo Primo Consigliere col carico de Segretario generale di questa R. Commissione; Considerato : omissis Questa R. Commissione umilmente esprime alla S.R.M. del Re (D.G.) il
parere che la istanza va benevolmente accolta formulando solo riserva acchi il Maestral despotare sull'Ordine delli Paternò s'habbi a Ministeriale liberamente e legittimamente giusta già espressa Sovrana volontà solo ni dominj al di la del faro al contrario per quelli cavallerechi distinzioni che l'Eccmo Gr. Maestro havesse a volere largire nel Reame al di qua del faro ricevere dovessero ogni volta non rispettasse od ottenesse. Così deciso in Napoli, addì 28 novembre 1859." E' tale superiore estratto conforme allo originale, per cui in fide e del vero si rilascia il presente certificato da valire dove ed ove convenga a uso del predetto nominato chiedente l'Eccmo Don Mario Paternò Castello Guttadauro, Principino di Emmanuel del Principe Don Giovanni de'Duchi di Carcaci. L'Ufficiale di 1a. Classe col carico dell'Archivio della R. Commissione de'Titoli di Nobiltà Rosso (f.to) Il Consigliere col carico di Segr. Gen'le di detta Real Commissione (f.to) Il Presidente della medesima Real Commissione Balj Giovanni Borgia (f.to) V'to il Proc.Gen'le del Re alla Sup. Cor. di Giust. H. di L.N. presso la R. Commissione



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